LA VITA CARCERARIA ALL'ASINARA
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A leggere e ad ascoltare i racconti sulle carceri dell’Asinara, ci si sente proiettati in un film, dove uno sceneggiatore immaginario con disturbo bipolare decide di inserire l’inferno in paradiso.
Da una parte abbiamo le guardie carcerarie, uomini dello stato che hanno sacrificato la loro esistenza, assieme a quella delle loro famiglie, su un’isola difficile da raggiungere, scollegata dal resto del mondo. E poi a pensarci bene, con che tranquillità si poteva lavorare, quando in casa si avevano ospiti eccellenti come Totò Riina che aveva appena trucidato sia Giovanni Falcone a Capaci, che Paolo Borsellino in via d’Amelio, i quali avevano passato assieme un mese sull’isola, durante il quale avevano legato molto con gli agenti della polizia penitenziaria presenti all’Asinara.
E cosa passava nella mente di questi uomini quando interagivano con Raffaele Cutolo, che aveva fatto ammazzare Giuseppe Salvia, vicedirettore del carcere di Poggioreale, solo perché a differenza degli altri aveva richiesto giustamente una perquisizione al rientro in carcere da un’udienza processuale. Un lavoraccio, eppure qualcuno lo doveva fare.
Brigatisti e anarchici invece creavano caos e sommosse, arrivando addirittura a buttare giù le pareti interne delle celle come atto politico e per colpa loro, ci passava di mezzo anche chi non voleva. I più tranquilli, spesso ladruncoli e spacciatori, facevano una vita diversa dagli altri; infatti, venivano impegnati in diverse attività agro-pastorali, e pur di non dover passare tutto il giorno rinchiusi tra quattro mura, accettavano di buon grado di prendersi cura del bestiame o di qualche appezzamento di terra coltivato.
È difficile provare compassione per stragisti e mafiosi, ma la vita nelle carceri dell’Asinara era veramente dura, con condizioni di vita estreme, dove l’acqua veniva contingentata, dove le visite di avvocati e parenti erano limitate dalla natura geografica dell’isola. Insomma, sia per gli agenti della polizia penitenziaria che per i carcerati, quello che per noi oggi è un paradiso terrestre, per loro era sicuramente un inferno.
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Dal 21 luglio al 31 agosto
Catamarano in esclusiva 1440 €
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Dal 1 settembre al 15 ottobre
Catamarano in esclusiva 1200 €
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